Cattedrale-di-Santa-Maria-Assunta

Frosinone è riconosciuta come capitale della Ciociaria, ha origini antiche dove veniva chiamata Frusna (termine volsco) diventato in seguito Frusino sotto i romani ed infine Frosinone. Punto strategico oltre a subire invasioni fu colpita da diversi terremoti che ne cambiarono l’aspetto.

La cucina a Frosinone

La cucina ciociara è legata al mondo contadino e trae origine dai prodotti quali cereali, ortaggi, vigne e ulivi. Questo un assaggio dei piatti che è possibile trovare in zona: Pecorino di Picinisco DOP, formaggio ottenuto dal latte di pecora; Prosciutto di Guarcino, stagionato almeno 13 mesi viene in seguito ricoperto da una crema chiamata “pelle”, fatta con sugna, ginepro e peperoncino; Sagne e Fagioli,  pasta fresca condita con una salsa fatta con fagioli cannellini DOP di Atina, cotenna e pomodoro; Fini Fini, pasta fresca da sfoglia sottilissima; Timballo alla Bonifacio VIII, in onore di Papa Bonifacio VIII che ricevette il famoso “schiaffo di Anagni”, pasta all’uovo preparata a mano con l’aggiunta di varie carni di animali da cortile; infine la Torta di Ricotta Romana DOP con ciliegie, una crostata con crema di ricotta, ciliegie e scaglie di cioccolato.

Oltre ai già menzionati prodotti a denominazione ricordiamo anche il Peperone di Pontecorvo DOP, il Pecorino Romano DOP, l’Abbacchio Romano IGP e l’Oliva di Gaeta DOP.

I vini a Frosinone

Le degustazioni alcoliche trovano soddisfazione con Anagni IGT, Frusinate o del Frusinate IGT (disponibile in varie versioni da bianco, rosso a rosato), Atina DOC, Genazzano DOC, fino al Cesanese del Piglio DOCG realizzato con uva autoctona Cesanese di Affile. Menzione anche per la Ratafia Ciociara, liquore prodotto da infusione di visciole amare con aggiunta di vino Cesanese del Piglio.

Oggi siamo a Frosinone, ad un passo dal Parco Nazionale d’Abruzzo, dal bellissimo mare di Sabaudia e Anzio, a un’ora di macchina da Roma, insomma nel mezzo di tante bellezze. Mentre arriviamo in auto gli appenninici fanno da cornice e ci guidano in una città alla prima apparenza moderna, ma che conserva tantissimi monumenti e borghi in stile romano. Nessuno dei bellissimi esempi la cattedrale di Santa Maria assunta, la chiesa di San Benedetto, le terme, l’anfiteatro e tantissimi altri luoghi. La nostra amica Sonia Ceccarelli ci accompagna alla scoperta di questa città romanica un po’ visibile ed un po’ nascosta. A pochi passi da piazza Santa Maria ci attende il luogo delle interviste e dell’aperitivo. Ci sediamo e partono le domande.

Sonia, da 1 a 10 quanto è utile per te incontrarsi a tavola per fare business? e perché?

10
Secondo me non esiste un luogo migliore per fare business. Accontenti il gusto della persona che hai difronte, lo prendi “per la gola”, puoi rendere piacevole anche un incontro dove si deve parlare di soldi, pagamenti, fatture, …

Credi/ritieni esistano particolari usi, costumi locali nel relazionarsi a tavola? Idem in momenti più “soft” come le pause caffè, gli aperitivi ecc.

Non si inizia a mangiare se non ci sono tutti i commensali a tavola. Forma di rispetto per chi non è ancora arrivato a tavola, ma anche per chi deve servire a tavola, soprattutto se si è in casa.

Se dovessi descrivere la tua città dove vivi tramite il piatto tipico, quale indicheresti? Anche più di uno.

I nostri formaggi buonissimi, dalla ricotta a tutti i tipi di pecorino delle varie zone della Ciociaria. Ma ci metto anche i nostri peperoni.

Se dovessi descrivere la città dove vivi tramite la bevanda tipica (alcolica o analcolica), quale indicheresti? Anche più di una.

Alcolico: Vino bianco, Passerina, in caso nostra piace molto. Analcolico: Nelle giornate calde d’estate mio padre ci insegnò a bere acqua, limone e sale.

Puoi descrivere un rito o un’abitudine relativi alla tavola tipici della tua città?

Mangiare un pezzo di formaggio prima di finire il pasto e non lasciare mai il bicchiere pieno.

Hai una ricetta di famiglia, qualcosa che identifica le tue origini e che condivideresti?

La pasta fatta in casa da mia madre, condita con il ragù misto di carne. Mi fa venire in mente i pranzi della domenica. La pasta fatta alla mattina mentre il ragù inizia a bollire presto e va avanti per ore, fino all’ora di servirlo.

Concludiamo con un tuo aneddoto, ricordi un momento in cui hai fatto delle scelte a tavola che ti hanno permesso di raggiungere gli obiettivi oppure al contrario, che ti hanno precluso questa possibilità? Puoi descriverle?

Quando ho voluto convincere mio marito a prendere il nostro cane che abbiamo ora. Ho preparato un bel pranzo come piace a lui e non mi ha saputo dire di no. Infatti Pallino è con noi da anni.

Grazie Sonia per il tempo che ci hai dedicato, speriamo di reincontrarti presto.

Di seguito alcuni collegamenti utili per approfondire la conoscenza di Frosinone

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